Tutti le conoscono come stelle cadenti o Perseidi. In realtà sono grani di polvere staccatisi dalla cometa Swift-Tuttle (dal nome dei suoi scopritori) che, scontrandosi con la nostra atmosfera, si incendiano diventando meteoriti, offrendoci il meraviglioso spettacolo che tutti conosciamo. Il picco quest’anno sarà nelle notti tra 11 e 13 agosto durante le quali, in condizioni di visibilità perfetta, in luoghi molto bui, si potrebbero osservare fino a 100 meteore per ora.
“Dopo un 2021 a dir poco memorabile, per il 2022 le condizioni osservative delle Perseidi saranno decisamente meno favorevoli”, ha commentato un esperto del settore. Per aggirare il problema può essere allora indicato giocare d’anticipo puntando sulla notte del 10 agosto oppure attendere il tramonto della Luna, quando, per questioni astronomiche, si assiste a un picco: poiché all’alba l’osservatore è sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, è come se vedesse dal “parabrezza”, anziché dal “lunotto” posteriore del nostro pianeta. Questa condizione, unitamente al tramonto della Luna, garantisce perciò dei buoni risultati.