Di Rosa Giorgio
Il professor Angelo Scala, docente di Procedura civile presso diverse università tra cui la Federico II di Napoli, è stato condannato a cinque anni, sei mesi e venti giorni di reclusione, in particolare per le contestazioni di falso. Alcuni reati sono stati derubricati, tra cui la concussione sessuale, per altri c’è stata l’assoluzione. La sentenza è stata emessa dal gup Maria Laura Ciollaro, al termine del processo con rito abbreviato. La Procura aveva chiesto la condanna a sei anni e mezzo. Scala era stato sospeso dalla professione già due anni fa, con l’accusa di aver preteso da studenti e studentesse prestazioni sessuali in cambio del superamento di esami, direttamente da parte sua o di colleghi. Dalle indagini della Guardia di Finanza, che aveva installato microspie e microfoni nelle stanze in uso al docente, era emerso che, prima della data degli esami, si sarebbero svolti incontri tra il professore e gli studenti, alcuni anche fuori dalla struttura. In alcuni casi accertati, gli esami risultavano svolti formalmente nell’ateneo, o addirittura mai stati sostenuti, ma aggiunti sul libretto. Il giudice ha rigettato anche la richiesta di provvisionale da 20mila euro formulata dalla Federico II, che si era costituita parte civile. La vicenda ha avuto un enorme risalto mediatico, essendo Scala molto conosciuto nell’ambito universitario.