di Melania Depasquale
Sono state riportate in superficie, dopo un anno e sette mesi di conservazione, le 370 bottiglia di liquore sottoposte ad affinamento “Underwater”, la tecnica già utilizzata con successo per i vini, e che per la prima volta al mondo è stata provata con un liquore. Il fatto è accaduto giovedì 14 luglio, al largo di Mondragone, in provincia di Caserta.
Gli effetti prodotti sul liquore dai 12 mesi di riposo sul fondo del mare, verranno studiati dalle Università di Napoli e Palermo, le quali dovranno valutare chiaramente il grado di conservazione, e gli effetti di questa particolare tecnica di invecchiamento. L’”Underwater”, crea un microclima che si genera sui fondali, realizzando le condizioni ottimali per la maturazione, in virtù di diversi fattori come: la temperatura costante, l’assenza totale di luce e di ossigeno e il movimento delle correnti e delle onde.
L’idea dell’esperimento è stata di Andrea Petrone, giovane manager dell’Antica Distilleria Petrone, che ha usato le bottiglie di Elixir Falernum, liquore a base di frutti di bosco e Brandy invecchiato tre anni e conservato in barrique, il cui nome si ispira a quello del vino popolare in epoca romana, il quale raggiungeva l’interno dell’Impero dal porto di Sinuessa.
Un viaggio in qualche modo rievocato con questo nuovo procedimento: le 370 bottiglie sono state poste proprio sui fondali di quella che fu l’antica colonia romana, fondata nel 296 a.C., e sprofondata sotto il livello del mare intorno al IX secolo d.C. Parte del ricavato della vendita delle bottiglie verrà impiegata per realizzare, entro la fine del 2022, un’area verde per bambini con giostrine, in un parco nei pressi del lungomare di Mondragone.