di Melania Depasquale
L’aveva previsto ed è accaduto davvero. Il presidente russo, Vladimir Putin, aveva profetizzato con largo anticipo che, l’instabilità delle politiche economiche in occidente, avrebbe sgretolato la solidità dei vari governi. Parole che sembrano riecheggiare minacciose, alla luce delle recenti dimissioni di Boris Johnson da primo ministro del Regno Unito: «Sono i politici europei ad aver causato con le loro stesse mani seri danni alla propria economia. Le folli sanzioni contro Mosca hanno fallito». La prospettiva di Putin pronosticava per l’Europa un’ondata di radicalismo e, in prospettiva, gravi cambiamenti socio-economici, con un conseguente degrado.
Sibillino anche l’ex presidente russo Medvedev, il quale, ha pubblicato un’immagine in cui mette di fianco le figure di Draghi, Johnson e di una terza figura, una sagoma nera con all’interno un punto di domanda bianco. I primi due si sono dimessi, anche se ancora non è chiaro cosa ne sarà del governo Draghi. Il presidente Mattarella, infatti, non ha accolto le dimissioni del Premier, rimettendo ogni decisione a mercoledì.