di Melania Depasquale
Nell’ambito delle azioni finalizzate ai risparmi energetici parte il “Bonus Casa”. L’aiuto consiste nella detrazione del 50% del costo, spalmato in dieci anni, dell’installazione di condizionatori d’aria estivi, anche a non alta efficienza, e dotati di pompa di calore. Il limite di spesa è di 96mila euro con detrazione massima, ovvero sconto d’imposta pari a 48mila euro. Non è necessaria la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione invernale, e l’intervento va effettuato su unità immobiliari residenziali.
In alternativa, su qualunque tipologia di immobile e con un limite di detrazione di 30mila euro, è possibile beneficiare della detrazione, sempre su dieci anni, del 65% dell’ecobonus per la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza.
Con scadenza diversificata a seconda della tipologia di soggetto agevolato, questi interventi, a determinate condizioni, ad esempio, solo su unità residenziali, possono beneficiare del super ecobonus del 110%.
Per il bonus casa, queste opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, come in genere avviene per l’installazione dei moderni condizionatori d’aria. In questi casi, però, va sottoscritta e conservata una dichiarazione sostitutiva, in cui va indicata la data di inizio dei lavori e va attestata la circostanza dell’intervento.
L’agevolazione del 50% del bonus casa vale anche per le installazioni che non sostituiscono vecchi impianti di climatizzazione invernale, a differenza di quanto accade per l’ecobonus del 65%, per il quale viene richiesta almeno la sostituzione parziale.
Infine, per il bonus casa del 50%, basta il bonifico parlante e l’invio all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, della comunicazione semplificata prevista per il bonus casa. Tale comunicazione viene emessa dal contribuente.
Per l’ecobonus del 65%, invece, oltre al bonifico e alla comunicazione sopra citata, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, occorre anche la scheda descrittiva dell’intervento, redatta da un tecnico abilitato, ovvero un ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto all’albo.
Se si vuole beneficiare dell’ecobonus in misura super 110%, infine, le condizioni soggettive, oggettive e temporali sono molto complicate. Si pensi solo alla Cilas, cioè alla necessità di costituire un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o della casetta a schiera, all’Ape iniziale e a quella finale, e ai requisiti tecnici e di conformità.