venerdì, Settembre 29, 2023
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UE: TROVATO ACCORDO SUL SALARIO MINIMO

Sono stati fissati i criteri per il calcolo. Le nuove norme tuteleranno la dignità e la paga dei lavoratori

di Melania Depasquale

Raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue per il salario minimo. Lo ha annunciato la Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, attraverso il proprio profilo Twitter. A confermare la notizia è anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale, attraverso i propri canali social esprime piena accoglienza per l’accordo raggiunto: «Nei nostri orientamenti politici abbiamo promesso una legge per garantire salari minimi equi nell’Ue. Con l’accordo politico di oggi, sulla nostra proposta su salari minimi adeguati, portiamo a termine il nostro compito. Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi». È una tappa importante per un Europa sempre più sociale, che mira a rispettare le diversità tra nazioni, e a favorire lo sviluppo di una contrattazione collettiva. L’intesa dovrà ora essere approvata in via definitiva sia dal Parlamento che dal Consiglio Ue. Un accordo trovato nella notte a Strasburgo che possiamo definire come storico, volto a contrastare la concorrenza sleale e il dumping sociale.

A Bruxelles sono certi che l’impatto della direttiva non sarà “negativo per la creazione dei posti di lavoro e per l’occupazione”, come ha già avvertito il commissario Ue al Lavoro Nicolas Schmit, ricordando che dopo l’introduzione in Germania, l’occupazione è aumentata e che nell’Ue non saranno comunque previsti massimi e minimi salariali. La direttiva punterà invece, a istituire un quadro per fissare salari minimi “adeguati ed equi”. L’Italia, è tra i sei Paesi dell’Ue a non avere una normativa in materia. Sul tema resta aperto il dibattito sia tra le parti sociali, sia all’interno del Governo stesso.

La copertura della contrattazione collettiva dovrebbe venir fissata in una soglia compresa tra il 70% e l’80%, stando ai due obiettivi fissati rispettivamente da Commissione e Parlamento europeo. Oltre all’Italia il salario minimo non è stato istituito in: Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Svezia. È già previsto invece, con un importo compreso tra i 332 euro mensili in Bulgaria, e in Lussemburgo, dove la somma ammonta a 2.257 euro. In Germania è pari a 1.621 euro. La nuova direttiva europea potrebbe essere approvata definitivamente entro giugno, facendo scattare da quel momento la tagliola dei due anni per il recepimento negli ordinamenti nazionali. Il provvedimento europeo spingerà verso interventi che salvaguardino i livelli di salario più bassi, e verso la formazione di una disciplina più organica.

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