di Melania Depasquale
Napoli fanalino di coda per la qualità della vita dei bambini. I dati Istat, Miur, Centro studi Taglicarne e Iqvia, indicano il capoluogo campano come la peggiore tra tutte le città italiane per il fabbisogno dei piccoli. La ricerca, giunta alla sua seconda edizione, è stata presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento.
Aosta per i bambini, Piacenza per i giovani e Cagliari per gli anziani: sono queste le tre province che vincono quest’anno la sfida della qualità della vita, declinate per altrettante fasce d’età.
Per quanto riguarda la classifica della qualità della vita per i bambini, sul podio si piazzano anche Arezzo e Siena, mentre Napoli è preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Matera e Caltanissetta. Per i giovani, invece, al secondo posto c’è Ferrara, seguita da Ravenna. Nella classifica sulla qualità degli anziani, alle spalle di Cagliari si piazzano Bolzano e Trento.
Confermati 31 indicatori su 36 tra quelli selezionati lo scorso anno. Come new entry, rispetto ai criteri di valutazione adottati, debuttano la percentuale di edifici scolastici con mensa, le imprese che fanno e-commerce per i giovani e la presenza di medici specialisti.