di Melania Depasquale
È Amalfi la vincitrice della 66ª Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare. Dopo un arrivo al cardiopalma, la città è in festa. Un testa a testa tra la barca della Costiera e lo scafo della Laguna, che ha fatto sognare i tantissimi appassionati accorsi per seguire lo spettacolo, e che ha visto trionfare proprio la barca che giocava in casa, la quale, sostenuta dall’affetto dei tifosi, si è aggiudicata la vittoria con uno strappo negli ultimi 500 metri. Grandissima l’emozione negli occhi di Vincenzo Di Palma (Timoniere), Luigi Lucibello, Luca Parlato, Vincenzo Abbagnale, Giovanni Abagnale, Salvatore Monfrecola, Mario Paonessa, Alberto Bellogrado, Luigi Proto, Gennaro Gallo (Riserva), Andrea Maestrale (Riserva), Antonio La Padula (allenatore), Giuseppe Ingenito (Direttore Tecnico) e Domenico Carbone (Medico Sportivo). Il cielo di Amalfi si è tinto di blu, il colore dello storico scafo: «È la conclusione migliore della grande festa che abbiamo organizzato, ha esordito emozionato il primo cittadino di Amalfi Daniele Milano, per tutti quelli che amano e credono in questa celebrazione della storia nazionale, questa è una grande manifestazione che va da nord a sud, che abbraccia l’Italia intera». Fortissima la commozione dell’allenatore azzurro Antonio La Padula, il quale, tra le lacrime ha dichiarato: «Mi sono reso conto che ad Amalfi non si può perdere, non ho mai visto tanta gente nemmeno alle Olimpiadi. Con questo pubblico e questo calore non si può arrivare che primi». Secondo posto nella competizione per il galeone di Venezia, al terzo posto la barca di Genova, ultima Pisa. La premiazione è stata un tripudio di gioia, una vittoria che ha significato molto più del titolo vinto. Per Amalfi, infatti, la regata è una fede, l’appartenenza di un popolo alla sua terra. Questa vittoria segna un momento di orgoglio non solo per la città, presa d’assalto dai turisti, ma anche per tutta la Campania.