di Melania Depasquale
Manca poco alla tanto attesa Regata storica delle Antiche Repubbliche Marinare, che si terrà domenica 5 giugno ad Amalfi. Quest’anno l’evento giunge alla sua 66esima edizione.
La regata si svolgerà su un percorso di 2000 metri, dal Capo di Vettica fino a Marina Grande. Il vincitore riceverà un premio in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, il quale resterà nelle mani della Repubblica vincitrice fino alla regata successiva. La gara è preceduta dal tradizionale corteo.
Quest’anno l’evento proporrà una novità importante: le donne parteciperanno ad una seconda gara, la quale prevede equipaggi misti che si sfideranno su una distanza di mille metri. La proposta risulta molto interessante poichè, coinvolgendo le giovani atlete, si tende a rinnovare lo spirito agonistico della gara, e a superare stereotipi e pregiudizi.
Nei giorni precedenti, oggi e domani 4 giugno, sono previsti interessanti eventi collaterali ricchi di cultura, storia ed intrattenimento.
La regata affonda le sue radici nella storia. Il primo incontro tra i rappresentanti delle quattro Repubbliche Marinare: Pisa, Amalfi, Venezia e Genova, si tenne a Pisa il 9 aprile 1949.
L’evento fu ufficializzato il 10 dicembre del 1955 con la firma dell’atto costitutivo ad Amalfi e, già nel 1956, si tenne il primo palio remiero organizzato a Pisa. L’idea di rievocare nello sport del canottaggio, quelle che furono le rivalità e le imprese delle antiche Repubbliche Marinare, venne al cavaliere pisano Mirro Chiaverini alla fine degli anni ’40 e fu da subito apprezzata anche dal sindaco di Amalfi Francesco Amodio.
La discussione, molto animata, si concluse con un accordo che prevedeva due importanti momenti: il corteo e la regata.
Le imbarcazioni, disegnate da Alvio Vaglini e progettate da Giovanni Giuponi su modelli del XII sec., furono varate il 9 giugno 1956 sulla Riva dei Giardini Reali, ricevendo anche la benedizione dell’allora Patriarca di Venezia Angelo Roncalli.
Alla gara partecipano quattro equipaggi composti da otto rematori e un timoniere con a disposizione alcune riserve. Gli atleti devono essere per metà residenti nella rispettiva provincia e per l’altra nella regione.
I galeoni, realizzati in vetroresina, hanno diversi colori e polene a prua. La barca di Amalfi è azzurra con il cavallo alato; l’imbarcazione di Venezia è verde con il leone di San Marco; la barca genovese è bianca con un drago, legato a San Giorgio protettore della città; e quella pisana è di colore rosso con l’aquila, simbolo del legame tra la città e il Sacro Romano Impero. I luoghi sono: la laguna di Venezia, il bacino portuale di Genova, il fiume Arno a Pisa e il mare Tirreno ad Amalfi.