venerdì, Settembre 22, 2023
HomeAttualitàPOSSIBILE CURA CONTRO IL CANCRO NEI CORALLI

POSSIBILE CURA CONTRO IL CANCRO NEI CORALLI

Uno studio americano sull’eleuterobina, ha condotto alla scoperta di una nuova soluzione per fermare la crescita delle cellule tumorali

di Melania Depasquale

Dopo tanti anni di ricerca, è stata finalmente trovata la fonte di una sostanza chimica naturale che ha mostrato risultati promettenti nella cura del cancro. Questa è l’eleuterobina. Ad aver fatto la sorprendente scoperta, sono i ricercatori americani dell‘Università dello Utah Health (USA), i quali, hanno riferito di aver trovato questo composto con proprietà antitumorali nei coralli molli, al largo della Florida. Questa scoperta è fondamentale, in quanto, consentirà di produrre il composto in grandi quantità, ciò sarà necessario per studiarlo ulteriormente e sviluppare un nuovo farmaco efficace per combattere il cancro.

A confermare le straordinarie proprietà di questi coralli, è stato un secondo gruppo di ricerca dello Scripps Institute of Oceanography dell’Università della California. Entrambi gli studi sono stati pubblicati su Nature Chemical Biology.

Gli studi erano partiti già negli anni’90, infatti, alcuni scienziati marini avevano trovato un composto chimico che hanno chiamato ‘eleuterobina’ in campioni raccolti dalla Grande Barriera Corallina australiana. Ricerche successive hanno poi dimostrato che questa sostanza, usata da coralli molli come difesa contro i predatori, era in grado di interrompere la crescita delle cellule tumorali, ma non erano riusciti a capire come questa sostanza chimica naturale venisse prodotta e dove.

Il mistero è stato risolto dopo oltre 25 anni grazie alle ricerche, che hanno svelato qual è il meccanismo genetico alla base della produzione dell’eleuterobina nei coralli molli, e dimostrato che questa sostanza, viene prodotta in maniera diretta da questi animali.

ll team ha, inoltre, dimostrato di saper sintetizzare l’eleuterobina in laboratorio.

I coralli molli hanno migliaia di composti che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo di farmaci antinfiammatori e antibiotici, ma non vengono studiati in modo adeguato poiché i laboratori non hanno i fondi necessari. Inoltre, questi composti sono fatti per essere mangiati, e sono anche facilmente digeribili. Per questo motivo, i farmaci derivati da questi tipi di composti potrebbero essere somministrati anche sotto forma di pillole, piuttosto che assunti per iniezione o altri metodi più invasivi.

Con le barriere coralline, i coralli sono tra gli ecosistemi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, e sono spesso minacciati dall’inquinamento e dalla pesca eccessiva. Se non si interviene in modo adeguato, le opportunità per studiare i coralli e i suoi composti potrebbero essere sempre minori.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Articoli popolari

Commenti recenti