di Melania Depasquale
La sanità campana a volte non è delle migliori, ma altre volte compie dei veri e propri miracoli della vita. È il caso di un uomo di 62 anni residente nel salernitano, che martedì pomeriggio è arrivato all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno in fin di vita a causa di un infarto. Il suo cuore si è fermato per circa mezz’ora dopo l’arrivo al pronto soccorso, e ha ripreso a battere solo grazie ad un miracolo: quello operato dai medici e dagli infermieri di turno quel giorno.
Era praticamente morto, quando è stato disteso sul letto del presidio. Le concentrazioni di emoglobina erano di soli quattro grammi per decilitro di sangue: ben al di sotto della soglia minima, che per un uomo di quell’età è fissata a quota 12. Era inoltre in iperpotassiemia: in un litro di sangue si concentravano tra i sette ed i nove millimoli di potassio. Numeri spaventosi, che però non hanno fermato il miracolo ed eccezionale intervento dei sanitari. Bisognerebbe ricordare più spesso che la Campania sa essere anche un punto di riferimento e di eccellenza per quel che riguarda la salute.