Celebra la ricorrenza del 25 aprile ad Acerra, in Campania, il capo dello Stato Sergio Mattarella. Il presidente ha ricordato che è stato delineato «con precisione il quadro storico in cui avvenne la criminale rappresaglia che colpì, a pochi giorni dalle Quattro Giornate di Napoli, questa città del Mezzogiorno.
Non fu l’unica, purtroppo, ma la più grave, in termini di vittime, della Campania. Quasi novanta morti, tra cui donne, anziani, bambini. Una strage che seguì a un tentativo di ribellione e che ci aiuta a comprendere maggiormente il ruolo che ebbero anche le popolazioni meridionali nella lotta di Liberazione. In Campania, soprattutto nel territorio a sud del Volturno, nelle grandi conurbazioni, da Napoli a Castellammare ad Acerra a Caserta a Capua, si verificò un alto numero di conflitti armati tra popolazione e soldati tedeschi».
Il presidente Mattarella ha anche espresso preoccupazione per una possibile crescita dei confini del conflitto: «Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l’Ucraina ma per tutti gli europei. Avvertiamo l’esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi».
SERGIO MATTARELLA AD ACERRA: IN CAMPANIA EROI DELLA RESISTENZA
Il presidente della Repubblica nella cittadina campana per ricordare quella che fu la strage più grande di civili nella nostra regione