lunedì, Dicembre 11, 2023
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UCRAINA-RUSSIA: ATTACCHI SU PIÙ FRONTI. OTTIMISMO SUI NEGOZIATI

Prosegue senza sosta l’offensiva russa che si estende anche via mare colpendo la città di Odessa, nessuna tregua neppure a Mariupol dove prosegue l’esodo di coloro che lasciano la città. Colloquio telefonico tra Putin e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Parla il presidente Zelensky: «Negoziati più realistici». Kiev rifiuta neutralità su modello Austria/Svezia

Risuonano senza sosta le sirene in più parti del territorio ucraino, in diverse zone infatti non si fermano i bombardamenti dell’esercito russo che non da tregua alla capitale Kiev e alla città di Mariupol dove la situazione è tra le più critiche del paese, prosegue infatti l’attacco anche dal mare di Azov verso la città e resta incessante l’esodo della popolazione verso i confini dei paesi limitrofi per scampare ai bombardamenti che assediano ormai da giorni i centri abitati. La situazione è analoga anche a Odessa dove, come riporta Anton Gerashchenko consigliere del Ministro degli Affari Interni, la marina militare russa ha colpito via mare varie postazioni delle forze armate ucraine e le infrastrutture militari a sud della città, nella zona di Belgorod-Dnestrovsky. Mentre dal fronte militare le notizie che giungono non sono confortanti, proseguono i dialoghi tra i leader mondiali, l’ultimo è il colloquio telefono tra Putin e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dal quale emerge che la parte russa ha sottolineato la mancanza di “serietà” di Kiev nei negoziati di pace, sottolineando inoltre la poca attenzione della dirigenza dell’Unione europea all’azione criminale e disumana di ieri dell’esercito ucraino: un attacco missilistico contro una zona residenziale nel centro di Donetsk utilizzando munizioni a grappolo, che hanno provocato numerose vittime tra la popolazione civile. Dal resto del mondo forte la spinta anche degli Stati Uniti che annunciano attraverso le parole del presidente Biden lo stanziamento di più di 1 miliardo di dollari in nuovi aiuti militari al governo ucraino. La notizia è stata confermata dalle fonti ufficiali americane del Wall Street Journal. Gli armamenti che saranno inviati sono del tipo già fornito a Kiev in precedenza, ovvero sistemi anti-missili e anti-carro, Stinger e Javelins. Dalla capitale ucraina si è pronunciato il sindaco di Kiev che ha invocato l’arrivo del Papa in città per fermare la guerra, in giornata ha parlato anche il presidente Zelensky, il quale si dice più ottimista sulla realizzazione dei negoziati anche se restano incerti i tempi, resta invece impossibile per Ucraina far parte della NATO. E’ dell’ultima ora la notizia secondo cui l’Ucraina, come spiegato dal consigliere presidenziale Mikhailo Podolyak, chiede “garanzie di sicurezza assolute” contro la Russia e respinge l’idea di un modello di “neutralità svedese o austriaca” avanzata da Mosca. Ha dichiarato inoltre che l’Ucraina è ora in uno stato di guerra diretta con la Russia, pertanto il modello può essere solo ‘ucraino’, anche tra i negoziatori al tavolo con Mosca. E’ atteso per oggi l‘importante collegamento video del presidente ucraino al Congresso degli USA dove richiederà sanzioni e interventi più duri nei confronti della Russia, Zelensky dovrebbe premere ancora una volta per la no-fly zone e sollecitare gli Stati Uniti a facilitare il trasferimento di jet da combattimento. Resta delicata anche la posizione italiana, è nota la presenza di Eurofighter in servizio con la Nato in Romania a meno di venti miglia dal confine ucraino, è infatti raddoppiata la loro presenza come dichiarato dal generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, in audizione alle commissioni Difesa. 

Melania Depasquale

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